Tutti i segreti per sviluppare la...
...potenza aerobica
di Giorgio Rondelli
L'allenamento di potenza aerobica è il più importante lavoro per lo sviluppo
delle capacità organiche di un atleta. In una sorta di ideale piramide
fisiologica da costruire nel tempo sta a metà strada fra gli allenamenti a più
basso regime della resistenza aerobica (la naturale base della piramide) e le
sedute più intense di resistenza e potenza lattacida (il vertice della piramide
stessa). Il concetto chiave di questo sviluppo sta nella formula: quanto più
sono migliorato nella potenza aerobica, tanto più sono in grado di effettuare
intense sedute di resistenza lattacida con brevi tempi di recupero. Concetto
reversibile che sta alla base del moderno mezzofondo veloce in cui i grandi
protagonisti (5.000 e 10.000) sanno disimpegnarsi con successo anche sui 1.500 e
viceversa.
Che cos'è
- Potenza aerobica: la capacità di un corridore di effettuare allenamenti a
velocità così elevate da poter essere considerate in regime aerobico. Un
allenamento in cui c'è equilibrio fra consumo e fabbisogno di ossigeno. Una
situazione che permette a di affrontare un'eventuale competizione nel
migliore dei modi.
- Resistenza aerobica: contraddistingue i ritmi più bassi dal lavoro
aerobico. Fisiologicamente la potenza aerobica si distingue dalla resistenza
aerobica per il fatto che gli allenamenti lenti e prolungati stimolano
metabolicamente la demolizione degli acidi grassi, mentre quelli condotti a
ritmi più alti inducono la demolizione e l'impiego degli zuccheri. Due
diversi tipi di benzina che, nella maratona ad esempio, devono essere
gestiti al meglio (prima bisogna utilizzare i grassi e poi gli zuccheri).
- Soglia anaerobica. Tornando ai ritmi alti, per ogni corridore c'è un
limite fisiologico alla capacità di mantenere costante la velocità oltre
il quale bisogna impiegare anche il motore anaerobico. Questa velocità
limite coincide con la cosiddetta soglia anaerobica.
- Test sul lattato: permette di identificare il rendimento dell'atleta
quando supera la soglia anaerobica. È più indicato rispetto ai test di
campo (test Conconi). Si tratta di un prelievo di sangue che serve per
individuare le millimoli di lattato prodotte in quel momento dall'organismo.
Media e veloce
Per determinare le velocità della resistenza e della potenza aerobica i
parametri fondamentali sono: la frequenza cardiaca e le rispettive velocità al
chilometro. In linea di massima si può ritenere che nell'ambito della
resistenza aerobica le frequenze cardiache siano fra le 130 e le 150 pulsazioni
al minuto.
La potenza aerobica, invece, si suddivide in media (155-165 pulsazioni come
relativo impegno cardiaco riguardante ad esempio ritmi non esasperati di
maratona) e veloce (170-185 pulsazioni al minuto), intendendo con quest'ultima
il ritmo gara sui 5.000, 10.000 metri e mezza maratona e, naturalmente, di una
42 chiloemtri corsa ai limiti delle proprie possibilità.
Entrando nel dettaglio, in termini di velocità al chilometro ci sono circa
50 secondi di differenza fra i ritmi della resistenza aerobica di un corridore e
la sua potenza aerobica massima.
Un esempio: l'atleta di alto livello che corre il fondo lento a 3'45" al
chilometro si disimpegna poi nella potenza aerobica di medio impegno, il
cosiddetto fondo medio (tra 3'20"-3'10" al chilometro), mentre nelle
sedute di potenza aerobica massimale riesce a sostenere velocità per chilometro
da 3'10" fino a meno di 3 minuti per ogni frazione di 1.000 metri. Lo
stesso discorso a grandi linee può essere fatto anche per gli atleti della
categoria amatori.
Come si allena
- FONDO MEDIO PROGRESSIVO
Riguarda distanze da 15 a 30 chilometri con una frequenza cardiaca di
130-170 pulsazioni al minuto. L'allenamento viene effettuato e gestito
secondo la condizione fisica di giornata correndo inizialmente ai ritmi
della resistenza aerobica per poi passare progressivamente alle velocità
della potenza aerobica media. L'ultimo tratto si effettua alla velocità
della potenza aerobica veloce. Questa è la tipica preparazione per chi
corre la maratona ed è un'importante uscita lunga per i mezzofondisti
prolungati (5.000 e 10.000 metri).
- FONDO MEDIO
Si tratta della classica potenza aerobica media che impegna l'apparato
circolatorio con 155-165 pulsazioni al minuto. L'uscita varia dai 3-4
chilometri per le categorie giovanili ai 15-25 chilometri per gli atleti di
più alto livello e per gli amatori, a velocità di 25-30 secondi più
rapide del proprio fondo lento (resistenza aerobica).
- FONDO VELOCE
Siamo nel campo della potenza aerobica veloce in cui le pulsazioni al minuto
variano da 165 a circa 185. L'impegno varia dai 2-3 chilometri, per le
categorie giovanili, fino a 6-8-10 chilometri per gli atleti di alto livello
e gli amatori, a velocità intorno a 45-50 secondi più rapide del proprio
fondo lento e di circa 15-20 secondi più rapide del proprio fondo veloce.
Oltre agli allenamenti su indicati possono essere utilizzate sedute di
potenza aerobica in forma di ripetizioni. Ecco un esempio: 3x4 chilometri
oppure 3x5 chilometri oppure 3x6 chilometri di fondo veloce con un
chilometro di recupero fra le prove al ritmo del proprio fondo lento
(categoria amatori o atleti in fase di costruzione) o di un chilometro al
ritmo del proprio fondo medio per atleti di élite.
- FARTLEK DI POTENZA AEROBICA
Seduta mista dove chilometri percorsi a ritmi di potenza aerobica media
vengono alternati a chilometri di potenza aerobica veloce. Vediamo alcuni
esempi. A) 1x10.000 metri di fondo medio + recupero di 1 chilometro di fondo
lento + 5 chilometri di fondo veloce (che significa: potenza aerobica media
+ resistenza aerobica + potenza aerobica veloce). B) 4 chilometri di fondo
medio veloce al ritmo della mezza maratona + 2 chilometri di fondo medio
velocissimo al ritmo gara sui 10.000 metri + 4 chilometri di fondo medio
veloce al ritmo della mezza maratona + 2 chilometri di fondo medio
velocissimo al ritmo gara sui 10.000 metri (che significa: sedute di potenza
aerobica veloce e sedute di potenza lattacida x 2 volte). C) 15 chilometri
così suddivisi: 5 volte (2 chilometri di potenza aerobica media + 1
chilometri di potenza aerobica veloce), mentre per atleti di alto livello: 2
chilometri in 6'10" al chilometri + 1 chilometro in 2'55" al
chilometro ripetuto cinque volte per un totale appunto di 15 chilometri.
- POTENZA AEROBICA MEDIA E VELOCE E INTERVAL TRAINING IN SALITA
Sintetizziamo il tutto con un esempio: 8 chilometri di fondo medio (potenza
aerobica media) + recupero 1 chilometro di fondo lento + 10x200 metri (prove
ripetute in salita) con recupero di 200 metri di corsa a media intensità
fra le prove + recupero di 1 chilometro di fondo lento + 3-4 chilometri di
fondo veloce (potenza aerobica).
- POTENZA AEROBICA MEDIA O VELOCE + PROVE RIPETUTE MEDIE OPPURE SEDUTA DI
RESISTENZA LATTACIDA
- A) 8-10 chilometri di fondo medio (seduta di potenza aerobica media) +
recupero di 6-8 minuti + prove lattacide (cioè: 10-12-15 x 300 metri
veloci con recuperi da 30 a 60 secondi fra le prove.
- B) 4-5 chilometri di fondo veloce (seduta di potenza aerobica veloce)
+ ripetute su ritmi gara di media lunghezza, da 800 a 1.000 metri (cioè:
1x5.000 metri veloce + recupero di 6 minuti + 8x800 metri al ritmo gara
sui 5.000 metri con un recupero di 400 metri in 1'45"-2' fra le
prove).
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