Correre in discesa
di Fulvio massini
Correre in discesa sembra facile, ma non è così. I tratti in pendenza non
vanno affrontati istintivamente perché si rischia di adottare una tecnica
scorretta, che sollecita eccessivamente muscoli e articolazioni.
Gli errori da evitare
- Busto troppo arretrato con conseguente appoggio a gamba tesa sull’intero
tallone. È il difetto più diffuso e può determinare traumi ai talloni (in
parte attenuati dai sistemi ammortizzanti delle scarpe da running), traumi
alla colonna vertebrale, in tutta la sua estensione, eccessiva perdita di
velocità.
- Azione scoordinata delle braccia. Alla ricerca del migliore equilibrio si
è portati ad allargarle troppo e a muoverle in modo asincrono rispetto alle
gambe.
- Eccessiva contrazione dei muscoli delle spalle, del collo e trapezi
(quelli che stanno tra spalle e collo).
- Atteggiamento mentale "contratto", causato dalla foga di
recuperare il tempo perso in salita o dal desiderio di riprendere qualche
fuggitivo.
- Inoltre, spesso si spinge troppo nel tratto in salita prima della discesa.
Molti corridori distribuiscono male le energie perché pensano che una volta
arrivati in cima sia tutto finito. Invece si deve continuare a controllare
l’azione e a lavorare muscolarmente. Il problema si riduce se la gara o
l’allenamento si concludono dopo la discesa o se proseguono in pianura.
Il passo giusto
- Come regolare la velocità. L’azione di corsa alle varie velocità
richiede il giusto rapporto tra frequenza e ampiezza del passo. Per andare
piano bastano falcate piccole e lente (il ginocchio sale poco). Con
l’aumentare della velocità deve aumentare la frequenza delle falcate e
anche la loro ampiezza (maggiore salita del ginocchio). Tutto questo col
giusto assetto di corsa. Se, ad esempio, pensando di allungare il passo ci
si accorge di appoggiare di tallone, si sta allungando troppo per quel
ritmo. Il passo va accorciato.
- Come allenarsi a correre in discesa. Scegliere una discesa dolce,
con una pendenza del 2-3%, ed eseguite allunghi (tratti di circa 100 metri
partendo piano e aumentando via via la velocità), concentrandosi sulla
corretta tecnica di corsa fino ad averne padronanza. Allo stesso modo,
quando in allenamento si corre su un percorso misto bisogna cercare di
correggere l'azione di corsa, oppure chiedere aiuto a un tecnico. In poco
tempo sarà possibile farsi trascinare dalla forza di gravità e sarà
automatico correre le discese in modo perfetto. Tra l’altro correndo in
discesa si allena la forza eccentrica, una caratteristica molto importante
per i podisti di lunga lena.
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